Cava dei Tirreni è una città molto apprezzata sia per i suoi scenari naturali che per la sua storia, per questo non potevamo non destinarvi una ‘borgo-tappa’.
Essa sorge in una vallata immersa nel verde e viene chiamata ‘città stellare’ perché parte dei suoi abitanti è dislocata nei paesini attorno al centro. L’etimologia del nome ‘Cava’, deriva dal termine cavea, ossia ‘antico anfiteatro’, che allude alla vallata circondata dai monti. La seconda parte de’ Tirreni rimanda, invece, al suo primo nucleo abitativo: i Tirreni, un popolo di origine etrusca. La storia della città è ricca di fascino e di echi mistici, che rimandano all’immagine di un luogo soprannaturale.
Pare, infatti, che in passato, essa sia stata scelta come meta da un nucleo di monaci eremiti proprio per la sua posizione appartata, ideale per poter ritrovare se stessi e la propria dimensione dedicandosi alla contemplazione ed alla preghiera. Per un fine analogo fu costruita, nel XI secolo, l’antica Abbazia benedettina della Santissima Trinità, consacrata, poi, da Papa Urbano II nel 1092. Cava, come numerose altre città italiane, fu bombardata durante la seconda guerra mondiale e successivamente ricostruita.

La nostra passeggiata ha avuto inizio dal Borgo Scacciaventi, un vero gioiello, nonché una delle più belle attrazioni della città. Esso si offre agli occhi con i suoi caratteristici portici che ornano gli antichi palazzi edificati sulle arcate, ripercorrendo ognuno la storia del luogo. L’intero percorso porticato offre negozi e botteghe, tanto da costituire un centro commerciale all’aperto. Lo scenario dei portici è ancora più suggestivo all’imbrunire, quando le luminarie gli donano un aspetto quasi magico.
Passeggiando ci siamo imbattuti, poi, nel Complesso Monumentale di San Giovanni Battista, un vecchio monastero distrutto dal terremoto dell’ ’80 e totalmente ristrutturato, oggi sede di mostre ed esposizioni. L’illuminazione serale è stata, a sua volta, studiata per rimandare al suo carattere ieratico e di meditazione.


Tra le varie bellezze della città, c’è sicuramente il maestoso santuario dedicato a San Francesco e Sant’Antonio, situato nella piazza principale, che ogni anno diventa mèta di migliaia di pellegrini che provengono da tutta Italia. Si tratta di una chiesa del 1500 ricostruita su tre livelli dopo il terremoto dell’Irpinia e famosa per la cerimonia che si svolge ogni 13 del mese: il Botafumeiro, l’incensiere più grande d’Europa con un peso di oltre 70 kg. Al termine della cerimonia viene fatto oscillare per ben tre volte lungo la navata centrale. Altrettanto emozionante è stato ascoltare la messa e le lodi dei monaci francescani. Non bisogna dimenticare, poi, la cripta sotterranea ricca di reliquie ed il presepe monumentale, l’unico in tutta Italia costruito su 1000 m².
Insomma, con i suoi portici, le sue chiese, i suoi scenari naturali e le sue botteghe ricchi di sapori e tradizioni, Cava è una città tutta da scoprire.