Il borgo immortale

Nella sconfinata provincia di Udine, ricchissima di comuni, frazioni, valli,torrenti e boschi ,scopriamo così come si farebbe con un tesoro nascosto,Venzone,un piccolo borgo trecentesco, situato tra il congiungimento di due importanti valli, quella del Tagliamento e del Canal di Ferro, poco lontano dalle Alpi Giulie e dalla bella Carnia.

STORIA

Sin dall’alto medioevo, chi voleva recarsi oltralpe, doveva necessariamente fare i conti con Venzone, capace di concretizzare i vantaggi che le derivavano dalla sua privilegiata posizione geografica; il borgo, infatti, poteva controllare i traffici di merci e di uomini lungo l’importante e antichissima via che metteva in comunicazione l’Adriatico con il mondo transalpino (sulla stessa direttrice, in tempi romani, venne tracciata con qualche variazione di percorso, la strada imperiale Julia Augusta, che univa l’antica Aquileia al Nord Europa). L’imposizione di dazi per il transito, rese ricca Venzone, che determinata a difendere i propri interessi, si mise in una secolare e logorante rivalità con la cittá di Gemona posta a pochi chilometri a sud. Naturalmente il transito da Venzone  avveniva nei due sensi e da qui vi passavano non solo i mercanti, in particolar modo Toscani, Tedeschi ed Ebrei, ma anche le armate dei popoli germanici, che durante le loro migrazioni da Oriente, percorrevano l’antica via e lasciavano spesso dolorosi ricordi del loro passaggio. 

Municipio di Venzone
Duomo di Venzone

Intorno al 1200 nella storia della città si verifica una svolta che ne segnerà per almeno due secoli il destino, infatti il patriarca di Aquileia offri il feudo alla famiglia dei Mels, al cui dominio corrispose un periodo di grande floridezza, con un forte sviluppo del nucleo urbano e una fervente e vivace intraprendenza commerciale. Risalí a questo periodo di grande vitalità imprenditoriale la fondazione della chiesa di Sant’Andrea apostolo, la doppia cortina muraria eretta con i ciottoli del Tagliamento e la pietra grigia dei monti circostanti il Duomo

romanico-gotico considerato il monumento più rappresentativo del Borgo, consacrato nel 1338 dal patriarca di Aquileia Bertrando e i vari palazzi gotici. Nel corso dei secoli Venzone più volte si è trovata a dover affrontare periodi di grandi cambiamenti storico culturali, che tuttavia non sono mai riusciti a scalfirne l’identitá Romanico-gotica, riuscendo a passare indenne alle rivoluzioni architettoniche del Rinascimento e del Barocco, conservandosi inalterata, come se fosse custodita in un’ampolla di cristallo.

I problemi per il piccolo borgo non finirono qui: durante la seconda guerra mondiale fu vittima di uno scellerato bombardamento inglese che distrusse gran parte delle sue case e della cinta muraria. Il bersaglio degli aerei nemici, in realtà, era la vicina linea ferroviaria con il chiaro intento di bloccare il trasporto dei treni merce delle forze nemiche. Nel 1976 un violento terremoto la rase quasi completamente al suolo, ma la grande forza d’animo dei suoi abitanti ha consentito di ricostruire il borgo pietra su pietra, scongiurando il pericolo che le ruspe potessero portare via secoli di storia.

CURIOSITÁ

Nel 1965 Venzone diventa Monumento Nazionale, diventando un punto simbolico di riferimento per l’ intera Nazione, assumendo uno status particolare per il suo significato storico, politico e culturale.

Nel 2017 viene eletto il borgo più bello di Italia durante la trasmissione il borgo dei borghi di Rai3.

Nei sotterranei del Duomo si sviluppa una particolarissima muffa che favorisce la disidratazione dei tessuti evitandone la totale decomposizione, infatti famose a Venzone sono le sue mummie.

Le mummie di Venzone
La pianta del borgo

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